CESARE POZZO E IL TEMPO DEL VAPORE

mostra dal 4 al 12 ottobre 2014

 

LA MOSTRA

La mostra, organizzata dall'Associazione Mastodonte dei Giovi in collaborazione con la Fondazione Cesare Pozzo (Milano, via San Gregorio 48) e la partecipazione della SNMS Regione Liguria, ha carattere divulgativo: è stata pensata e organizzata soprattutto per i giovani e gli studenti della scuola media e superiore.

È stata realizzata da Francesco Bertuccio, Federico De Palo e Giovanna Mello con il coordinamento scientifico del prof. Stefano Maggi, docente di Storia delle comunicazioni presso l'Università di Siena e presidente della Fondazione Cesare Pozzo. Progetto grafico di Luca Mazzucco.  

L'esposizione presenta con pannelli, immagini e modelli la storia del vapore, la realizzazione delle prime ferrovie in Italia, la storia delle Linee ferroviarie dei Giovi e le macchine che su di esse hanno viaggiato, dall'ideazione e costruzione della Genova-Torino (prima metà del sec. XIX) all'elettrificazione delle due linee, col sistema trifase, completata nel 1915.

Parallelamente ricorda la nascita delle prime Associazioni di Mutuo Soccorso in Piemonte ed in Liguria e le prime organizzazioni dei lavoratori, tra le quali la Mutua dei Macchinisti e dei Fuochisti fondata il 1° maggio 1877, della quale il nostro concittadino Cesare Pozzo, nato a Serravalle Scrivia nel 1853, in forza come macchinista a Pontedecimo dal 1874, è stato eletto presidente nell’aprile 1886.

La mostra ripercorre quindi la vita di Cesare Pozzo, dapprima mazziniano poi fondatore del Partito Socialista, presidente della Macchinisti e fuochisti, fondatore della Lega dei Ferrovieri e morto suicida il 15 maggio 1898, a seguito della repressione dei moti milanesi per il pane da parte di Bava Beccaris e dei tormenti a cui la direzione delle ferrovie sottopose lui, rimasto sempre in forza come macchinista, e la sua famiglia, con continui trasferimenti punitivi. Un personaggio attuale, che tanto ha contribuito alla formazione del sistema di relazioni industriali del Novecento ed alla nascita del welfare in Italia, e che quindi merita di essere maggiormente valorizzato e ricordato.


Accanto ai pannelli sono stati esposti i modelli, in varie scale di riproduzione, delle locomotive a vapore che hanno viaggiato sulle Linee ferroviarie dei Giovi nella seconda metà dell'Ottocento; una pompa antincendio del primo Novecento in uso nella stazione di Ronco Scrivia e restaurata dall'Associazione; la barella su ruote, detta "volantino", usata fino agli anni Trenta dalla Croce Rossa di Ronco Scrivia per trasportare i malati in treno all'ospedale di Genova.

 

IL PERSONAGGIO

 

CESARE POZZO (Serravalle Scrivia 1853 - Udine 1898), un personaggio oggi poco conosciuto, dedicò la vita agli ideali di solidarietà e alla denuncia delle durissime condizioni di vita dei lavoratori delle strade ferrate.
Assunto a 21 anni come fuochista nel deposito di Pontedecimo e rapidamente promosso macchinista, si impegna ben presto nella Società di Mutuo Soccorso fra Macchinisti e Fuochisti dell'Alta Italia, fondata il 1° maggio 1877 a Milano, che ha come scopo la promozione della solidarietà fra il personale di macchina. Divenutone presidente nel 1886, imprime alla Società una maggiore combattività, superando il puro mutuo soccorso per impegnarsi nella battaglia per il miglioramento delle condizioni di lavoro e per l'unione di tutte le categorie di ferrovieri. Proprio per l'impegno profuso in difesa della categoria dei macchinisti, subisce gravi ritorsioni da parte della compagnia ferroviaria con ripetuti trasferimenti punitivi (Udine Milano Moretta Cremona Siena Livorno ecc...) che creano difficoltà anche alla sua famiglia.
A causa delle sue posizioni politiche, è continuamente oggetto di una pesante sorveglianza poliziesca, cosa che spesso lo costringe a pubblicare i suoi scritti sotto pseudonimo. Dapprima simpatizzante di Mazzini e poi di Bakunin, vicino agli ambienti repubblicani e radicali, critico nei confronti della politica repressiva del governo, intorno al 1890 abbraccia gli ideali socialisti: l'ideale di Pozzo è quello di un partito di classe, ma riformista e legalitario.
Nel 1891 rinuncia all'incarico di presidente della Macchinisti e Fuochisti per potersi dedicare “alla causa dei lavoratori tutti” e si impegna nella creazione di una associazione unitaria di TUTTO il personale ferroviario, compresi i livelli più bassi: nel 1894 nasce la Lega Ferrovieri Italiani, il primo sindacato dei lavoratori delle strade ferrate che, proprio su impulso di Pozzo (eletto nel comitato esecutivo) aderisce al Partito Socialista.
I ritmi intensissimi di lavoro fisico e intellettuale, lo stress affettivo (la famiglia trascurata per gli impegni politici e di lavoro), le critiche di alcuni compagni (che lo accusano di ambizione e ricerca del tornaconto personale), le ritorsioni della compagnia ferroviaria, le persecuzioni della polizia... tutte queste cose a lungo andare logorano i nervi di Cesare Pozzo che, nel 1896, cade in preda ad un gravissimo esaurimento ed è ricoverato nello Stabilimento di Chiusaforte, vicino a Udine, dove viene sottoposto a elettroterapia.

All'inizio di maggio 1898 la protesta popolare per il prezzo del pane raggiunge l'apice: perquisizioni ed arresti in tutta Italia; a Milano il gen. Bava Beccaris ordina di sparare sulla folla con i cannoni, è una strage... Pozzo è di nuovo ricoverato a Chiusaforte quando lo raggiunge la notizia della perquisizione di polizia nella sua casa di Livorno, gli agenti della questura lo vengono a cercare nello studio medico... Il 15 maggio 1898 Cesare Pozzo si getta sotto la locomotiva del diretto Udine-Venezia delle ore 11:25.

Tutti i pannelli sono disponibili nella nostra sede se qualcuno volesse prenderne visione. Siamo anche disponibili a riallestire la mostra in altre sedi (almeno per quanto riguarda la parte dei pannelli)

 

Scarica i pannelli dell mostra in PDF

Parte 1: Dal vapore alla fine del trifase passando dai Giovi

Parte 2: Cesare Pozzo e la società di mutuo soccorso