La valle e il suo treno
mostra dal 17 al 25 ottobre 2009
Raccontare la ferrovia dall’occhio di chi ha lavorato per tanti anni a contatto con rotaie, locomotive e locomotori, carrozze e carri è il tema di questa mostra.
L’esposizione si articola in due filoni: quello delle interviste ai ferrovieri e alla gente comune, trasformate in brevi storie descritte in pannelli, corredate da foto dell’epoca provenienti anche da collezioni private, e il filone modellistico che ha ripercorso, ricreando composizioni di convogli, i treni che hanno fatto la storia della linea dei Giovi.
Dai treni locali, diretti, regionali, interregionali, composti (ancora fino agli anni ’80!) da carrozze “centoporte” e “corbellini” con sedili in legno, o con materiale “leggero” (elettromotrici), e quindi reversibile “navetta” : treni che hanno assicurato ed assicurano tutt’oggi a migliaia a di pendolari, lavoratori e studenti, i quotidiani ed insostituibili collegamenti con Genova e le sue Riviere, con il Piemonte e la Lombardia, per raggiungere ogni santo giorno la sede di lavoro, la scuola, l’università … o magari anche una fidanzata..; fino ai treni internazionali, che da Ronco e dalla Valle Scrivia sono sempre transitati, nel loro lungo viaggio verso le maggiori città italiane e le capitali europee, fermandosi un tempo (a Ronco, ed anche a Busalla) solo per “scartare” il locomotore di spinta, superate le rampe dei Giovi… Basti ricordare il Riviera Express, uno dei treni più longevi che collegava Amsterdam/Colonia/Francoforte con Ventimiglia/Pisa, il TEE Ligure Milano-Marsiglia (oggi per così dire “riesumato” dall’EC Thellò, Milano-Genova-Nizza-Marsiglia), l’Espresso 643 detto “Tuttoletti” Milano-Roma (che valicava i Giovi a notte fonda), il “Treno del Sole” diretto in Sicilia, il Rabe SBBCFF, ovvero il prestigioso elettrotreno policorrente svizzero, col rango di Trans Europ Express, che raggiungeva Genova e, d’estate, la riviera ligure di Levante partendo da Zurigo… e poi il “Biella”, treno composto da un paio di automotrici diesel (ALn 668 ed altre), che nei giorni lavorativi permetteva, soprattutto ai commercianti ed uomini d’affari piemontesi, di raggiungere direttamente in mattinata Genova, per poi riportarli comodamente a casa nel tardo pomeriggio… senza dimenticare il traffico merci, con le composizioni più caratteristiche, come ad esempio il treno trasporto coils e prodotti siderurgici da Sestri Ponente a Novi San Bovo, i merci di derrate (tra cui il famoso “Banana express”), carichi dei frutti ed ortaggi, surgelati etc. scaricati nel porto di Genova e diretti verso i grandi mercati agroalimentari del nord.
Storie di treni, di viaggi, di esperienze di vita, studio, lavoro, storie di persone… su due linee ferroviarie “internazionali”
Scarica alcuni pannelli significativi