RIQUALIFICAZIONE POST-INDUSTRIALE E AREE FERROVIARIE DISMESSE, la sponda del cuore. L'oltretorrente Polcevera racconta
Ringrazio innanzitutto gli organizzatori, ed in particolar modo la Dott.ssa Patrizia Palermo, per l'invito e la prestigiosa ed interessante occasione che ci viene concessa oggi.
La nostra Associazione ha aderito formalmente, all'inizio di questo 2018, e con sincero entusiasmo, al "Progetto Binario di Fegino" immaginato, sognato dal piccolo Matteo Rocca, innamorato di treni e ferrovie come da sempre (ed ancora oggi, nonostante tutto) sanno essere i bambini; Matteo che tante volte è venuto a visitare il nostro Grande Plastico, a Ronco Scrivia.
È un progetto che ha già avuto, intanto, il merito di far vincolare ai sensi del D.Lgs. 42/2004, avendone riconosciuto l'interesse culturale, il fabbricato della ex stazione di Trasta ed i vicini fabbricati dell'ex OMV-Squadra Rialzo, preservandoli così da futuri interventi distruttivi/speculativi.
Gli interventi precedenti e dei giorni scorsi si sono incaricati, anche, di farci riflettere sulla drammatica e fin troppo nota attualità ed urgenza di un complessivo ripensamento, urbanistico e non solo, dell'area dell'oltretorrente Polcevera.
In questo nuovo e gravissimo quadro post 14/08/2018, in vista di quella ormai non più procrastinabile opera di complessiva e profonda "ricucitura delle periferie", -auspicata da Renzo Piano-, anche questi binari, queste linee ferroviarie dismesse possono forse costituire un prezioso, non solo ideale, "filo di sutura", come il Progetto ha ben illustrato; dando un nuovo senso, garantendo con una nuova fruibilità una possibile rinascita a (non)luoghi periferici, un tempo epicentro di prospere attività industriali, manifatturiere, commerciali, perse per sempre, luoghi altrimenti inesorabilmente abbandonati ad incuria e degrado.
Il Presidente del Mastodonte dei Giovi
MICHELE CASANO
Scarica "IL BINARIO DI FEGINO, DA TRATTA FERROVIARIA A GIARDINO LINEARE"
